Vito Rizzo: “Ecco perchè mi sono alleato coi milazziani, era un’occasione da cogliere. Sosterranno le mie idee. Noi giovani tireremo la carretta”

Intervista al candidato sindaco Vito Rizzo. Dall’alleanza coi milazziani al programma, ecco la sua verità

rizzo Partiamo dalla notizia che tiene banco. Come spieghi l’accordo con il gruppo che ha sostenuto il sindaco Milazzo?
“Cinque anni fa abbiamo commesso l’errore di pensare di poter fare tutto da soli, alla nostra comunità occorre invece un patto intergenerazionale con un marcato protagonismo giovanile, ma non solamente nel mondo della politica e delle istituzioni, occorre valorizzare le eccellenze che abbiamo nei diversi campi e conquistare la piena fiducia della cittadinanza. Siamo ad una svolta epocale per Balestrate perchè finalmente, grazie all’impegno costante, alla presenza continua al fianco dei cittadini al di là dei ruoli istituzionali, alla bontà delle idee e al modo di fare siamo riusciti a conquistare la fiducia di chi negli anni ha rappresentato una larga fetta della popolazione. È un’occasione che non potevamo non cogliere. Dobbiamo avere l’ambizione di creare una nuova classe dirigente a 360 gradi, ai tanti giovani balestratesi dico che è arrivato il momento di tirare la carretta, tocca a noi il compito più arduo”.

Come farete a conciliare le diverse anime del vostro gruppo? Come farai a governare con una maggioranza che anche se dovessi vincere partirebbe divisa?
“Non ci sarà alcuna distinzione all’interno della compagine poichè appunto è l’inizio di una nuova epoca. il nostro progetto, con le nostre priorità è stato condiviso pienamente. Mi interessa dove vuoi andare, non da dove vieni”.

Cosa serve a Balestrate per fare un salto di qualità?
“In due parole: fare squadra. Gli attori della vita socio-economico , politica e professionale devono dialogare maggiormente. Bisogna puntare sui servizi legati al turismo, con uno standard sempre più elevato. Bisogna dialogare con i nostri vicini, che non sono competitor, poichè dobbiamo ragionare come un’unica destinazione turistica: il Golfo di Castellammare, con attrattori naturali unici”.

Il turismo sarà il settore in maggiore espansione nei prossimi anni. Siamo a pochi chilometri dagli aeroporti di Trapani e Palermo, dove sbarcano milioni e milioni di passeggeri l’anno. Come intercettare questi flussi e trasformarli in sviluppo?
“Innanzitutto migliorando il sistema dei trasporti pubblici, bisogna pretendere dalla Città Metropolitana di Palermo uno sforzo in tal senso , per collegare al meglio l’aeroporto di Palermo con i Comuni a vocazione turistica. Occorre inoltre avviare un dialogo con Gesap, ente gestore dell’aeroporto Falcone e Borsellino. È di queste settimane il dibattito legato al futuro dell’aeroporto di Trapani, infrastruttura che per noi è stata fondamentale per la crescita del numero di presenze nelle nostre strutture ricettive, in particolar modo di turisti stranieri. La programmazione europea 2014/2020 ha previsto importanti risorse per migliorare le problematiche legate al sistema pubblico dei trasporti, bisogna far sentire la propria voce in maniera compatta, ragionando appunto da squadra”.

Ti faccio delle domande secche sui cavalli di battaglia di Balestratesi.it

Ai ristoranti e ai pub date tutta la strada aperta per mettere più tavolini o metà?
“Preferisco una strada con tavolini e turisti che automobili che girano a vuoto”.

Isola pedonale, quanto deve essere grande e per quanto tempo?
“Sono da sempre favorevole ad una pedonalizzazione sempre più ampia, per farlo al meglio occorre un dialogo costante con le attività economiche. Il successo della pedonalizzazione di Via Maqueda a Palermo di questi anni ne è un grande esempio. Il perimetro della piazza deve essere sempre uno spazio sicuro per le famiglie con i bambini , per fare un piccolo esempio, è la nostra Agorà, il nostro principale luogo di aggregazione, non solo nel periodo estivo”.

Come salvare la scaletta dei pescatori?
“Facendo conoscere questo scorcio di Balestrate alle giovani generazioni, valorizzandolo al meglio le bellezze naturali che vi sono al vecchio scaro. È un luogo di interesse naturalistico perché i promontori sono terrazzi ricchi di fossili di organismo marini di circa due milioni di anni fa e perché i fondali marini antistanti rappresentano un concentrato di ambienti con una elevata biodiversità marina e perché sono presenti alcune specie protette dalle direttive comunitarie. Le iniziative da intraprendere possono essere diverse: protezione e promozione delle risorse naturalisti marine tramite l’istituzione di una zona di tutela integrata, riconoscimento di sito di interesse geologico (Geosito), istituire e promuovere percorsi naturalistici ed attività museali a scopo sia turistico che didattico. Inoltre ritengo sia necessario un sistema di videosorveglianza per tutelare dai vandali il sentiero”.

Come valorizzare il belvedere con la finestra sul mare?
“Coniugando decoro e bellezza: Il belvedere è il posto più fotografato di Balestrate, abbiamo in mente un’idea molto “social” per renderlo un posto ancor più frequentato ed apprezzato. L’idea che porto avanti da diversi anni inoltre è di lavorare sol sistema delle sponsorizzazioni del verde pubblico, per migliorare il decoro urbano , vero biglietto da visita di una cittadina”.

Viabilità: che ne pensi di aprire i parcheggi a mare anche la sera e collegare il paese con più trenini favorendo nuovi posti di lavoro?
“I balestratesi non vivono il mare, su questo bisogna lavorare tantissimo. Bisogna abbattere questa distanza che c’è fra il centro abitato e le nostre spiagge, regolamentando e dando la possibilità a chi vuole investire in tal senso con mezzi di trasporto turistici, penso ai trenini e agli ape-taxi. La spiaggia deve essere luogo di intrattenimento nella stagione estiva, in particolar modo per i giovani, con eventi culturali e sportivi”.

Che ne pensi della Colonia? La scuola è andata via, la politica ha perso. Doveva essere un hotel a 5 stelle, e non c’è nulla… Ha un futuro?
“Non essere riusciti a trovare una soluzione adeguata per la scuola alberghiera è stata la sconfitta principale della politica degli ultimi 20 anni. Riguardo l’area dell’ex Colonia Marina occorre far conoscere la struttura e far toccare con mano le potenzialità del nostro territorio ai maggiori imprenditori del settore turistico nazionale ed internazionale. Dall’asse Spiagge-Colonia-Porto passa il presente ed il futuro del nostro sviluppo”.

Tasse sui rifiuti, suolo pubblico, autorizzazioni varie… in che modo il Comune può fare cassa riducendo le tasse e migliorando i servizi?
“Gli ottimi risultati ottenuti sulla raccolta differenziata (gli ultimi mesi sono ormai costantemente sopra il 60%, vicini agli obiettivi comunitari del 65%) consentiranno una riduzione della TARI per cittadini ed attività commerciali: l’obiettivo è giungere alla tariffa puntuale, più differenzi meno paghi. Occorre lavorare sull’impiantistica pubblicitaria, per garantire nuove risorse ed ordine nel centro abitato. Occorre inoltre prevedere agevolazioni per le famiglie meno abbienti, istituendo il baratto amministrativo, che consentirà di pagare le tasse e debiti con il fisco con lavori socialmente utili per il Comune, in questo modo si coniugherà solidarietà sociale con miglioramento dei servizi”.

Porto di Balestrate, sembra qualcosa che non appartenga ai balestratesi, sembra calato il silenzio. Hai notizie su come stanno le cose, se la società vuole investire, se ci sarà effettivamente un ritorno per Balestrate?
“C’è un atto di concessione firmato a fine 2015 fra Regione e Marina di Balestrate, c’è un piano di sviluppo presentato dalla stessa società che indubbiamente vanno rispettati. Ritengo sia necessario inserire pienamente la società Marina di Balestrate nel contesto socio economico balestratese, poiché sono e saranno la prima industria turistica del nostro territorio per i prossimi 20 anni, dalle loro fortune passano gran parte delle opportunità di crescita del nostro territorio”.
Piano spiagge, che fine ha fatto? Pensi che ci possa essere la possibilità di investire sulla costa balestratese per tutti?
“Potremmo dire anche la storia infinita, con una Regione che commissaria i Comuni 8 anni fa e non approva nessun Piano (solo quello di San Vito lo Capo in tutta la Sicilia), la stessa Regione che cambia continuamente le linee guida per la redazione degli stessi piani, l’ultimo decreto regionale in tal senso è dell’agosto 2016. Il mare e le spiagge sono la nostra vera risorsa , pianificare al meglio per dare opportunità di investimenti e di crescita sarà un beneficio per tutti”.