Terremoto sulle elezioni, verso la verifica dei voti. E in maggioranza il rebus del quarto assessore

La composizione del Consiglio comunale potrebbe non essere definitiva. Almeno tra gli otto eletti della maggioranza. Nei prossimi giorni dovrebbe infatti partire un ricorso per appurare che la trascrizione dei voti sia stata corretta. Non un vero e proprio riconteggio dunque, ma una verifica che potrebbe scompaginare a livello politico l’attuale situazione. Inutile dire chi sono i protagonisti del ricorso e quale sarebbe il presunto errore di trascrizione, di certo assicuriamo che i sospetti ci sono, che la situazione è stata discussa all’interno della maggioranza e che sarà la giustizia amministrativa a decidere.

Intanto la maggioranza che ha vinto le elezioni è subito alle prese col rebus del quarto assessore. Tre i nomi in ballo Maddalena Cottone, Vito D’Anna e Leone Cuzzilla, ai quali potrebbero aggiungersi new entry dell’ultima ora.

L’accordo tra milazziani e rizziani prevedeva la nomina di Bosco e Chiarenza in giunta in quota Milazzo e di Giovanni D’Anna in quota Rizzo. In caso di vittoria e di elezione di 5 milazziani e 3 rizziani, il quarto assessore sarebbe andato ai milazziani (ecco perché se il riconteggio dovesse portare a 4-4 i rapporti di forza, tutto sarebbe rimesso in discussione). L’idea iniziale era quella di premiare eventuali milazziani non eletti, quindi Vito D’Anna o Maddalena Cottone, ma il risultato delle urne ha rimesso un po’ tutto in discussione.

In una riunione che si è tenuta venerdì tra i consiglieri della nuova maggioranza è spuntata fuori l’idea di premiare il risultato di Piero Taormina. Da qui l’ipotesi di Leone Cuzzilla, ex assessore sponsorizzato dall’imprenditore Paolo Cataldo, che ha subito dato la sua disponibilità ma ha chiarito che “al momento sono solo voci”. Nella coalizione c’è però chi spinge per la nomina subito di Vito D’Anna, che andrebbe a supportare Rizzo almeno nel primo anno di sindacatura garantendogli spessore e l’esperienza necessaria in questa prima fase delicata. Tra l’altro il nome di D’Anna avrebbe la benedizione anche del sindaco uscente, Totò Milazzo. C’è però anche il nome di Maddalena Cottone nella rosa di papabili assessori, forte del risultato elettorale raggiunto e del passo indietro nella corsa a sindaco che prima delle elezioni ha permesso di evitare attriti nella lista. In ogni caso saranno i 5 milazziani alla fine a decidere il nome. Difficile ma non impossibile l’intesa su un nome di sintesi, magari tra i “sacrificati” dai milazziani al momento di comporre la lista. 

Resta quasi scontato che Gino D’Anna andrà a fare il presidente del Consiglio comunale mentre per Enrico Rizzo e Antonella Tocco al momento dovrebbe profilarsi una fase di esperienza senza particolari incarichi (in ballo c’è al massimo la vicepresidenza del Consiglio). I rizziani escono come i veri vincitori di questa competizione ma al momento inizieranno defilati in attesa che la situazione politica si stabilizzi.
Il capogruppo al momento dovrebbe essere Mimmo Cavataio. 

In attesa del riconteggio il quadro in Consiglio è sempre più frastagliato. Oltre a Siamo Balestrate di Vito Rizzo, che vede dentro milazziani e rizziani, ci sono il grillino Curcurù e Balestrate partecipata con Palazzolo e De Amicis. Dal gruppo dei benedettiani però è uscito Rosario Vitale. Ancora prima del fischio d’inizio, Vitale ha lasciato il gruppo dichiarandosi indipendente in Consiglio e referente del progetto Prospettiva Futura: “Votero di volta in volta secondo coscienza, la mia sarà una opposizione costruttiva e collaborativa” ha detto, dopo aver già sentito Rizzo. Per il bene del paese, ovviamente.