Il 26 giugno il primo Consiglio a trazione rizziana, scatta il toto-nomine su assessore e presidente

C’è già la data. Il prossimo 26 giugno alle 18,30 si terrà il primo Consiglio comunale durante il quale è previsto l’insediamento dei nuovi eletti. In quella seduta si terrà anche l’elezione del presidente del Consiglio comunale, del vice e il giuramento del sindaco che a quel punto comunicherà i nomi definitivi della squadra e le deleghe. Sarà un Consiglio comunale a trazione rizziana, che ha già incassato l’apertura a collaborare di Rosario Vitale e che conserva ancora molte cartucce per i tempi più difficili.

I primi assessori designati sono Antonio Bosco, confermato ai rifiuti, Piera Chiarenza all’Istruzione e Giovanni D’Anna quasi certamente all’Ambiente. Secondo gli accordi iniziali, in caso di elezione di 5 milazziani e 3 rizziani, il quarto assessore sarebbe entrato in quota Milazzo. Il nome che circola insistentemente in queste ore è quello di Leone Cuzzilla, ex assessore dell’amministrazione Palazzolo e vicino all’imprenditore Paolo Cataldo, principale sostenitore del consigliere eletto Piero Taormina. Alla presidenza del Consiglio dovrebbe essere confermato Gino D’Anna nonostante il risultato ottenuto in termini di voti non sia stato tra i migliori. Tutto ancora da confermare, sia chiaro. “Sarei onoratissimo e pronto a collaborare lealmente con Vito Rizzo – dice Cuzzilla – ho già lavorato con lui e mi conosce molto bene, ma al momento sono solo voci”.

E i rizziani? Probabilmente al momento il sindaco potrebbe preferire non rompere gli equilibri e incassare silenziosamente il colpo. Il suo gruppo è riuscito a ottenere con 5 candidati (Gabriella Vitale, Francesco Vitale, Enrico Rizzo, Enza Agrusa e Filippa D’Anna) ben 1.116 voti e il suo candidato di riferimento, Enrico Rizzo, è stato il primo eletto. Probabilmente però inizierà defilato per ambientarsi e fare esperienza. Vito Rizzo dunque potrebbe partire in sordina pensando prima a mostrare i risultati annunciati nei primi cento giorni per rafforzare la sua posizione. Tra l’altro nei giorni scorsi ha già ricevuto il sostegno di Rosario Vitale che gli ha comunicato la volontà di un’opposizione costruttiva e collaborativa.

Resta da capire che farà Piera Chiarenza. Viene da cinque anni di assessorato in un’amministrazione incapace di ripresentare il suo sindaco. Farà altri cinque anni da assessore? Dieci di fila in un organo di governo sarebbe probabilmente da record mondiale. Dunque in questa prospettiva, si dimetterà come cinque anni fa? In questo caso salirebbe al suo posto Francesco Vitale che andrebbe a rafforzare la squadra dei rizziani. E se Chiarenza non si dimettesse? A quel punto il suo assessorato sarebbe il primo a saltare in caso di rimpasto. Tutte ipotesi in campo adesso proprio perchè giunta e assetti in Consiglio sono in via di definizione. Dal 27 evidentemente passeranno in secondo piano.

La maggioranza oggi  sembra sempre più solida e pronta ad affrontare i momenti più critici, quando tra milazziani e rizziani potrebbero nascere divergenze. Fermo restando che il quadro in Consiglio rimanga questo. Il 26 giugno, data della prima seduta, è ancora lontano e la storia insegna che fino all’ufficialità non bisogna mai dare nulla per scontato.