Scontro sulla banda, l’opposizione attacca il sindaco e in Consiglio è show. Ecco quello che è successo

Lo dico prima, proverò a raccontare quello che è successo ieri mettendoci il mio punto di vista, perché non si può raccontare quello che è successo ieri senza commentarlo. Quindi possiamo discutere, commentare, ma resta pur sempre un’opinione personale su alcuni fatti e nessuno è obbligato a leggerla.

Io non ho mai fatto politica attiva, ma negli ultimi dieci anni qualcosa l’ho seguita e onestamente mai, mai e poi mai mi era capitato di assistere a qualcosa di simile: due ore di seduta in cui l’opposizione attacca il sindaco, ipotizza reati, li invoca, li sostiene, fa illazioni giocando con le parole e la maggioranza non replica nulla, il sindaco non replica deciso, quello che deve dire lo dice tra le righe, e tutti i suoi consiglieri subiscono impassibili questo martellamento che ha un solo obiettivo, dall’inizio della legislatura: fare fuori questo sindaco.

Andiamo al fatto contestato. In pratica come tutti sappiamo Vito Rizzo faceva parte un po’ di tutte le associazioni. Per molti un pregio visto il suo attivismo, ma per qualcuno forse un difetto. Nel diventare sindaco ovviamente ha dovuto lasciare le cariche che ricopriva. Secondo l’opposizione, cioè secondo Curcurù dei 5 Stelle e secondo Palazzolo e De Amicis di Balestrate partecipata, Vito Rizzo non si sarebbe dimesso in maniera corretta da presidente dell’associazione Vincenzo Bellini di cui fa parte la banda. O almeno questo è il loro sospetto perchè sostengono che non ci sono carte che lo attestino chiaramente. Infatti hanno chiesto i verbali dell’associazione che dimostrano le sue dimissioni ma in parte non hanno avuto risposta, in parte hanno trovato due documenti, uno inviato via pec l’altro consegnato a mano e quindi cartaceo, che però sono diversi pur avendo lo stesso protocollo, cioè pur essendo stati consegnati come se fossero gli stessi hanno in realtà contenuti diversi. In uno le dimissioni sembrano più o meno evidenti, nell’altro meno. E’ come se qualcuno avesse voluto correggere il tiro e dimostrare delle dimissioni in realtà mai formalizzate.

Insomma, il sospetto è che siano stati prodotti atti falsi per dimostrare delle dimissioni che in realtà non sono mai avvenute. Questa l’accusa dell’opposizione, senza volerci girare intorno. Ma il problema non sono tanto le dimissioni, ma il fatto che il sindaco potrebbe erogare dei soldi alla banda (o potrebbe averlo fatto) e riceverli e gestirli in qualità di presidente. In realtà su questo punto l’opposizione non ha detto nulla, perché molto probabilmente non ha carte in mano che dimostrano passaggio di denaro. E proprio su questo punto si è giocata la difesa del sindaco, che tra le righe ha detto che lui non ha mai fatto atti in cui ha stanziato soldi alla banda da quando è sindaco. Insomma, se un pasticcio c’è stato è stato amministrativo, non si capisce chi ha sbagliato e se di errore si è trattato, ma di conflitti di interesse e soldi percepiti illegittimamente ancora nemmeno l’ombra, almeno così pare. C’è del penale anche negli atti che risultano diversi? Da verificare.

Il lungo assolo dell’opposizione è andato però avanti senza controparte, senza repliche, dritti come un treno. A mio avviso non aveva tutti i torti il consigliere Vitale che ha abbandonato i lavori: questo è un tema da consiglio comunale urgente? Cioè se l’opposizione ritiene ci sia un reato, presenta un esposto, ma non chiede una convocazione urgente di un Consiglio comunale: c’erano i presupposti per essere convocato d’urgenza, ha chiesto Vitale? Non si sa. L’unico intervento della maggioranza è quello del capogruppo Enrico Rizzo che invoca il danno erariale per un Consiglio a suo avviso superfluo. Poi è un raid continuo.

L’opposizione ha continuato a incalzare il sindaco, rendendo sempre più espliciti i sospetti, ribadendo che quei due documenti differenti potevano nascondere un reato, tentando goffamente di tirar fuori al segretario comunale la stessa “accusa” (“questo dovrà dirlo l’autorità giudiziaria” la risposta della segretaria Careri), mentre davanti a loro il comandante dei carabinieri Monteleone ha seguito attentamente tutta la discussione. Probabile che convochi subito i consiglieri d’opposizione e chissà, qualche componente della banda, per raccogliere ulteriori informazioni.

L’impressione personale su tutto questo è che ci sia stata magari una gestione un po’ facilona dell’associazione, con poca attenzione alle pratiche formali relative alla compilazione dei verbali e altro. Ma pare impossibile anche solo immaginare che i soldi della banda possano essere stati utilizzati per altri scopi, considerato quanti sono i componenti e quanta attenzione ci sia al suo interno. La banda ha un contributo da 10 mila euro per un certo numero di uscite, i margini sono pochi. Lo stesso consigliere De Amicis, il più equilibrato negli interventi, ha chiarito che “non è in dubbio l’onestà del sindaco”. Certo è che fino a quando questa cosa non sarà chiarita, l’ombra di una gestione allegra di un settore dove circolano dei soldini pubblici rimarrà e sarà interpretata con diversi gradi di gravità dalla gente, in base a quello che arriverà a ciascuno all’orecchio.

Resta poi l’amarezza per una situazione politica che non può portare niente di buono al paese. Questa maggioranza è inesperta ma questo non è il vero problema, è insicura ma anche su questo si può rimediare. Purtroppo è soprattutto poco coraggiosa e poco aiutata, questo è il vero limite. Uno dei nuovi consiglieri aveva chiesto la parola ma il presidente del Consiglio non l’ha data: perché? (Edit: ci chiariscono che nel question time non si può intervenire… mannaggia al regolamento). Questi consiglieri vanno incoraggiati, nessuna paura di sbagliare perchè qui scienziati della politica non ce ne sono, ve lo assicuro, anzi, i più navigati sapete quanti danni hanno fatto?

Io non so quanto possa pagare questa linea del “lavoriamo in silenzio” della maggioranza, ci sono tanti di quei temi su cui basterebbe fare chiarezza per evitare polemiche che davvero questo atteggiamento non si capisce. Dall’altra parte l’opposizione continuerà ad attaccare con l’obiettivo ormai dichiarato di colpire il sindaco, su questo fronte i 5 stelle sono stati capaci di fare fronte comune persino con Balestrate partecipata dove ci sono esponenti dichiarati di altri partiti, i partiti tanti odiati dai grillini. Pagherà questa linea?

Ovviamente, però, tutte queste polemiche, questi scontri, queste strane alleanze politiche, hanno sempre e solo un obiettivo: fare il bene di Balestrate e dei balestratesi. Come sempre, chiaro. Quel che è certo è che quando ci sono soldi pubblici di mezzo, la trasparenza e la chiarezza devono sempre stare al primo posto. E questa regola vale per tutti.