Elezioni, inizia il conto alla rovescia: Milazzo come Golia è strafavorito, ma Rizzo sogna di rivivere il mito di Davide

Il conto alla rovescia è iniziato, lunedì Balestrate avrà un nuovo sindaco e nuovi consiglieri. Ci saranno volti nuovi e vecchie facce. Gli argomenti, però, saranno sempre gli stessi. C’è un porto chiuso che probabilmente sarà aperto all’indomani del risultato elettorale. Non chiedeteci perché, ma è chiaro che la questione non è solo amministrativa, è soprattutto politica. È sempre stata soprattutto una questione politica e di picciuli. Ma c’è anche il piano regolatore, il piano pubblicitario (ampiamente anticipato con l’affissione selvaggia di manifestoni e bacheche), c’è l’estate alle porte che necessità di un minimo di intrattenimento. C’è la questione della pulizia del paese, della munnizza in ogni angolo delle strade.

Lunedì, insomma, torneremo alla vita di sempre, con qualche politico in meno a urlare le sue teorie e qualche volto nuovo alle prese con delibere, mozioni, riunioni.

I boatos danno Milazzo favorito, grazie ad una lista che può vantare “cavalli di razza” della politica. Gente che 100 voti li prende schioccando le dita. C’è il veterinario Ricupati che di gente ne conosce. C’è la figlia di Vito D’Anna, sindacalista vicino al senatore del Pd, Lumia, che da sempre ha mantenuto alte le aspettative. C’è Paolo Evola con Salvatore Ferrara, c’è l’ex assessore provinciale Gino D’Anna, c’è Cataldo, c’è Antonio Bosco che è dato tra le sorprese, c’è Lorenzo Tocco, c’è Bacarella e il gruppo di Bonaviri.

Non c’è confronto, a guardare i risultati delle scorse elezioni la somma dei voti dice che Milazzo per la prima volta sarà sindaco di Balestrate e lo sarà con 300, 400 voti di scarto, forse anche di più. Perché i suoi avversari sono La Svolta di Barone-Palazzolo e Spazio comune. Sui primi spendiamo solo poche parole, perché non vorremmo che perdessero ancora tempo con urla e insulti e almeno nell’ultimo comizio parlassero di programmi. Su Spazio comune la valutazione è semplice, i “cavalli” ci sono pure, ma sono in numero inferiore. De Amicis, Massimo Vitale, Muscolino, Chimenti, Lombardo, Saputo, Bongiorno, sono tutti nomi che potrebbero superare quota cento così come potrebbero deludere. E’ la storia di Davide contro Golia, anche se nel racconto biblico alla fine vince il più debole. Da che parte staranno i balestratesi?

I conti si faranno lunedì, è chiaro, quando tutto ricomincerà da capo, come succede ormai ogni cinque anni, ciclicamente. In tutta questa storia che si ripete c’è però un elemento di novità.

Votando un consigliere potrete scegliere di non votare alcun candidato a sindaco. Cinque anni fa non era così. Se sceglievate di votare tizio, ma magari i sindaci non vi piacevano, il voto dato a tizio si “trascinava” automaticamente anche al suo sindaco. Questa volta è tutto diverso. E il fatto che Milazzo non è mai stato troppo quotato arrivando due volte secondo potrebbe indicare una minima percentuale di sorpresa. Ma per capire quanto potrà incidere il fattore del mancato trascinamento del voto, bisognerebbe analizzare cinque anni fa quante persone hanno scritto solo il cognome e quante hanno aggiunto la crocetta al nome del sindaco. Sarebbe troppo complicato. Si vedrà lunedì.

Fortunatamente adesso arriva il silenzio, stop alla campagna elettorale che ha visto la lista di Barone-Palazzolo sbraitare e alzare i toni in maniera spropositata, mentre Milazzo ha invece evitato di replicare tirandosi fuori da ogni polemica, tentando di mantenere immutato quel vantaggio che gli dovrebbe garantire l’elezione. Spazio comune fino ad oggi si è mostrato moderato e ha cercato di convincere la gente con i programmi e l’entusiasmo.

Come finirà? Di sicuro, chiunque dovesse vincere, noi saremo qui a cercare di controllare, tempo permettendo, ogni singolo atto amministrativo, ogni singola parola detta in Consiglio comunale. Nella speranza che la prossima amministrazione si dimostrerà davvero attaccata al paese e non perderà tempo nei soliti affari che interessano solo a una ristretta cerchia di persone. Perché terminate queste elezioni la gente si attenderà tanto, tantissimo, e nessuno saràpiù disposto ad aspettare.

Ecco infine un piccolo promemoria su come si vota diffuso dalla Regione: la scheda per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale e’ di colore grigio. Ogni scheda elettorale reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, al cui fianco sono riportati i contrassegni delle liste ai quali il candidato e’ collegato. Si puo’ votare un candidato alla carica di sindaco e una lista a lui collegata tracciando un segno sul rettangolo contenente il nome e cognome, prestampato, del candidato sindaco e un segno sul contrassegno di una lista a esso collegata. Si puo’ votare un candidato alla carica di sindaco e una lista collegata a diverso candidato sindaco tracciando un segno sul rettangolo del candidato sindaco prescelto e uno sul contrassegno della lista prescelta, anche se collegata a diverso candidato sindaco.
Il solo segno sul contrassegno della lista, a differenza del passato, non estende il voto al candidato sindaco collegato, al quale pertanto bisogna attribuire un voto espresso. L’elettore non deve riscrivere il nome e cognome del candidato sindaco, pena l’annullamento della scheda. Si puo’ esprimere un solo voto di preferenza per il consiglio, scrivendo nell’apposita riga, tracciata a fianco del contrassegno della lista prescelta, il cognome del candidato consigliere. In caso di due candidati con lo stesso cognome occorre aggiungere anche il nome.