Balestrate è alla frutta: ecco la lotteria degli assessori

C’è qualcuno nel mondo disposto a dire che quello che sta avvenendo a Balestrate sia normale? Sia corretto, giusto? C’è qualcuno anche solo a Balestrate, disposto a dire che sia normale che un assessore sia sostituito ogni tot mesi a prescindere che abbia lavorato bene o male? No, perché se c’è qualcuno che senza alcun tornaconto personale sia disposto a dire che tutto ciò è normale, allora forse gli scemi sono gli altri cinquemila balestratesi che invece credono che questo sia uno scandalo. Perché questa volta i balestratesi sembra si siano svegliati e incazzati di brutto. Lo scandalo è arriva dall’ennesimo rimpasto in vista: ma mi spiegate come può una giunta fare bene se dopo che un assessore ha preso confidenza con le pratiche e il lavoro, viene sostituito? C’è un assessorato che è andato a Passaro, Chimenti, Russo e chissà quante altri mani passerà.
La rabbia dei balestratesi è legata al fatto che quei posti in giunta non sono più occasioni per fare bene per il paese, ma sembrano occasioni per fottersi i soldini a fine mese a prescindere dal lavoro svolto. Qui non è un problema delle persone ma di metodo: neanche Obama riuscirebbe a fare qualcosa per Balestrate in pochi mesi. Soprattutto tutti questi assessori magari hanno fatto bene e avrebbero potuto fare di più. Ma come si fa a saperlo? È assurdo che un assessore venga cambiato a prescindere dal suo lavoro. Dovrebbero essere loro i primi a incazzarsi, a dire: ho lavorato bene, adesso mi tieni ancora qui per il bene del paese. È un ragionamento sbagliato?
In questi anni abbiamo sempre criticato e attaccato i politici locali soprattutto per un motivo: a Balestrate è sempre mancata la programmazione. Tutto quello che è stato fatto è stato frutto di occasionali bandi, di finanziamenti intercettati, ma nulla ha mai fatto parte di un piano di sviluppo. Non sono mai stati fatti interventi decisivi per trasformare Balestrate in paese turistico, agricolo, o quello che cavolo volete. Per cui si è trovato il finanziamento per la via Mazzini? Via coi lavori. Tanto c’è la questione sicurezza che giustifica tutto, i soldi non li mettiamo noi. Ma a livello di sviluppo, che benefici porta a Balestrate? Per non parlare del lungomare. Lavori che interessano metà strada, che resta allagata nella parte centrale, che cancella dei parcheggi senza però che ci sia un provvedimento contro le auto. Quindi vedi che bordello si crea in estate. Quando critichi una cosa fatta, rischi di passare per disfattista. Ma come, na vota ca si fa na cosa, chiddu si lamenta? Ebbene sì, ci lamentiamo perché vorremmo sapere cosa volete farne di questo paese. Vorremmo sapere se è un paese turistico e quindi aprire un locale conviene oppure dovete vietarci di mettere i tavolini in strada per favorire il residente che deve arrivare con l’auto fino a dentro casa. Di esempi ce ne sarebbero tantissimi e tutti finiscono nel calderone del grande dibattito politico balestratese. Dibattito che si traduce nella domanda delle domande, nel più semplice dei metri di giudizio per valutare un’amministrazione: soccu fici. Non c’è niente di peggio e approssimativo che valutare   un’amministrazione in questo modo. Cioè si prendono e si sommano degli interventi visibili, a prescindere che siano stati avviati dal sindaco precedente e magari realizzati da quello successivo, e si tirano le somme: chiddu fici chiesti, chiddu un fici nenti. Ed è così che un paese come Balestrate lentamente muore giorno dopo giorno. Nella misura di poche cose visibili a prescindere dalla mancanza di idee, a prescindere dai benefici che portano al paese. Si chiama la politica dell’ad muzzum, dove regna il caos, dove ci si aggrappa a tutto pur di dimostrare che è stato fatto un buon lavoro.
Ma se un buon lavoro è stato fatto, allora perchè cambiare sempre? La giunta degli assessori sembra ridotta a un tavolo di trattative di favori, dove ogni assessore fa l’assessore non perché sia una persona valida e serva a Balestrate (magari lo è davvero), ma perché serve a salvare tutta la barca, a evitare liti, a continuare a governare. Ogni singolo consigliere, ogni assessore si trova al suo posto per un motivo particolare. Molti sono al loro posto in rappresentanza di qualcuno. Questa cosa i balestratesi finalmente l’hanno capita, eccome. E fa davvero schifo.