Possiamo andare avanti altri due anni così?

Mentre Castellammare annuncia l’avvio del servizio di salvataggio, la gara di Balestrate va deserta. Mentre Terrasini annuncia il programma degli eventi di luglio, a Balestrate il nulla. Le strade sono sporche, molte zone sono abbandonate. La piazza è ridotta a una contrada e i commercianti sono infuriati. Chiunque viva la realtà balestratese non può che essere consapevole che non solo ci sono problemi, ma manca la prospettiva di un miglioramento. Non c’è alcun piano. E quel che è peggio, mancano interlocutori: di fronte a richieste e lamentele, la risposta è il silenzio.

Mancano due anni alle prossime elezioni e il sindaco coltiva le sue legittime ambizioni politiche. Il problema è che ci sono priorità a Balestrate che necessitano di uno sforzo 24 ore su 24, di un lavoro incessante. Cosa che questa amministrazione non sta mostrando. E Balestrate sta arretrando sempre di più, è sotto gli occhi di tutti.

Se del sindaco sappiamo di certo che pensa alla sua carriera politica, degli assessori non conosciamo umori, progetti, idee.  Manco il Consiglio comunale esiste più, non si riunisce, la volontà popolare non esiste, è stata cancellata. Le uniche iniziative che provengono dal Comune sono portate avanti con fondi e progetti nazionali, di quel governo tanto criticato dall’amministrazione locale.

Non c’è un barlume di iniziativa avviata su quelle che erano e sono le grandi sfide di Balestrate. Il porto continua a essere un’entità a se stante, dei misteriosi investitori dell’ex colonia e del loro progetto non è mai stato detto nulla, una vergogna incredibile. L’ex Conchiglia è di nuovo chiusa, con la mafia interessata alla gestione e l’amministrazione vergognosamente in silenzio. L’isola pedonale chiusa senza concertazione è un brillante gettato nel fango, non c’è una visione complessiva.

È possibile andare avanti così? Cosa altro ancora dobbiamo aspettarci? In questa amministrazione, quanti riconoscono ancora dentro di sé il senso di responsabilità per questo paese? Le solite prese di distanza e il solito teatrino a ridosso delle elezioni ormai ci hanno stancato.