La grande fuga dal Comune di Balestrate: salutano dirigenti, segretari comunali e consulenti

Dirigenti, segretari comunali, consulenti. La grande fuga dal Comune di Balestrate continua. In questi anni l’ente ha registrato a una girandola di avvicendamenti, figure arrivate e andate via, spesso nel silenzio generale. Prendiamo i segretari comunali: ricoprono un ruolo importante per la corretta applicazione delle norme, per la trasparenza, per il buon funzionamento della macchina comunale. Siamo partiti con la dottoressa Letizia Careri, che ha preso il posto di Adriana Manta. Segue Massimo Fedele fino all’estate 2020. Poi un vuoto, poi a febbraio è arrivato Giovanni Impastato. Che a fine estate ha lasciato e a settembre è arrivato Sebastiano Furitano, mentre nei mesi di novembre e dicembre si è insediato Leonardo Lo Biundo, che però sul sito del Comune manco risulta.
Il posto di segretario comunale non è l’unico ad aver subito avvicendamenti. Giovanni Lascari, ingegnere di Mezzojuso divenuto dirigente, ha prima partecipato e vinto un concorso e poi lasciato l’ente lo scorso luglio per trasferirsi altrove lasciando sguarnito il settore Lavori pubblici. Ma non finisce qui. Due consulenti artistici scelti dal sindaco sono evaporati nel nulla senza lasciare traccia. Non certo per loro responsabilità, trattandosi di artisti e figure istituzionali con un curriculum di tutto rispetto e una grande carriera alle spalle. Il primo è Vincenzo Cusumano, uno dei fautori della crescita di Terrasini dal punto di vista della promozione e dell’immagine. Di lui si sono ben presto perse le tracce senza che il sindaco abbia mai spiegato perchè. A fare scoppiare il caso è stato Antonio Bosco spiegando che tra i motivi dell’abbandono della squadra di Rizzo c’era proprio la mancata comunicazione dell’addio di Cusumano. E andiamo avanti. In pompa magna, con tanto di immancabile foto e firma, nell’ottobre 2019 il sindaco ha annunciato la consulenza di Paride Benassai, artista e attore di grande fama. Di lui il sindaco disse: “Innamorato di Balestrate, siamo convinti di poter fare un salto di qualità importante e fare della nostra cittadina un punto di riferimento per la cultura”. Della presenza del consulente e dei suoi piani, o almeno delle sue intenzioni, non abbiamo saputo più nulla. E la pandemia non può certo essere una scusante per tutto, anche perchè nel frattempo in tutto il territorio sono ripresi spettacoli e manifestazioni. La vera domanda è: è stato messo in condizione di lavorare? Molto probabilmente, e semplicemente, la risposta è no. Come tutti gli altri forse, che magari avranno tutti un motivo particolare per aver lasciato, chissà, ma la grande fuga da Balestrate c’è stata, e continua, senza un perchè.