Elezioni, si parte: primi candidati, le strategie sul web e un esercito di giovani per ripulire le liste dei vecchi politi(stra)cotti

Il boom di visite di questi giorni su Balestratesi.it ci suggerisce di scrivere qualcosa. C’è tanta voglia di sapere tra la gente, soprattutto ora che la corsa alla poltrona di sindaco è iniziata. Al momento sono quattro i pretendenti. Vito Rizzo che ha già ufficializzato la candidatura, Benedetto Lo Piccolo che in un modo o nell’altro lo farà domenica, Totò Milazzo che ha dato la sua disponibilità e Tonino Palazzolo che ha spiegato come ricandidarsi sia una sorta di suo “dovere”.

A grandi linee, vi annunciamo che questa tornata elettorale sarà caratterizzata dai giovani. Ci sarà un enorme numero di giovani candidati, spesso buttati in lista per ripulire i candidati a sindaco. Sarà anche la prima elezione che in un piccolo paese come Balestrate farà ricorso a internet e ai social network. Ma i candidati, come stanno utilizzando il web? Andiamo con ordine per capire strategie e situazioni politiche.

Pensiero libero e Benedetto Lo Piccolo__Domenica si presenta ufficialmente il gruppo che sosterrà Lo Piccolo. Come sempre il movimento cercherà di essere legittimato dalla cittadinanza e già sono in corso le manovre per coinvolgere gli elettori, che, manco a dirlo, saranno soprattutto giovani. Si parla di un “candidato che sarà scelto dai cittadini”. Lo Piccolo è un esponente del Pdl, ha vagato tra il movimento dei circoli di Dell’Utri e Miccichè (ma sempre nel Pdl), sempre pronto a schierarsi, probabilmente, dalla parte (politicamente) più conveniente. È stato ufficializzato un sito internet, un profilo Facebook e sono stati avviati dei sondaggi alla buona. Lo Piccolo non ha un profilo personale e nemmeno una pagina fan. Non risulta neanche un account Twitter. C’è però, sul sito di Pensiero Libero, un’intervista in terza persona dove Lo Piccolo praticamente formalizza le risposte a quelle che saranno le principale accuse che gli saranno mosse. Probabilmente questa è la scelta più azzeccata, solo che il mezzo utilizzato è totalmente sbagliato. Un’intervista autoreferenziale che suggerirà tutto eccetto la spontaneità e la credibilità. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per rispondere alle accuse degli avversari ideò una campagna elettorale totalmente diversa: fece di ogni accusa uno slogan. Un esempio pratico? A chi lo accusava (e insultava) di essere diverso lui rispose con i manifesti: “Diverso. Da quelli che oggi governano la Puglia”. Insomma, nonostante il movimento abbia premuto sull’acceleratore, rimane ancora poco incisivo sui social network.

Spazio Comune e Vito Rizzo__ Il primo candidato a sindaco è frutto di una lista civica sostenuta da giovani. Per dirla tutta, Rizzo è un esponente del del Pid, partito che da Palermo guarda con interesse alla situazione balestratese. Ma la lista civica consente, come nelle migliori tradizioni, di aggregare ideologie anche opposte, a cominciare da quella sinistra che ha fatto dell’anticuffarismo il suo slogan principale e che ora si ritrova a sostenere un esponente di quel partito. Ma la politica è fatta così.  Spazio comune ha dalla sua l’uso delle tecnologie informatiche, anche se la strategia ripropone lo schema collaudato dell’associazionismo, “noi-tu”, che marca una distanza netta tra il cittadino elettore e il movimento. Del resto un po’ tutti i giovani di Spazio comune hanno un passato e un presente nel mondo delle associazioni. Funzionerà? Al momento, dando uno sguardo su Facebook, si nota come slogan e link siano condivisi dagli stessi componenti del gruppo. C’è aria di autoreferenzialità. Chi non ne fa parte, resta a guardare. Come se si trattasse di un evento organizzato da un’associazione: noi facciamo, tu partecipi. “Unisciti a noi” scrivono sul web. Altro neo l’uso spropositato del termine “cambiamento”, ormai obsoleto e abusato. La gente non vuole più cambiare, vuole sperare. Piccoli gap da recuperare, ma Spazio comune ha entusiasmo e soprattutto un’idea portante: quella di “spostare” l’asse di balestrate verso mare. Che sia condivisa o meno, è una linea progettuale che in tutti questi anni era mancata nei programmi, ripetitivi e monotoni.

Palazzolo si ricandida__ Il sindaco in carica ha perso praticamente quasi tutti i suoi ex alleati ma questo non lo spaventa. Di quale partito fa parte? Scusate, anche questa sarà lista civica. Dal Pdl sarebbe passato a Fli, ma come spesso accade, alla fine “vincerà” il più conveniente. Palazzolo sarebbe intenzionato a ricandidarsi creando una lista civica e reclutando tutti coloro che gli daranno la disponibilità. Una prima mossa è stata quella di assegnare uno dei due assessorati rimasti liberi a Piraino, palermitano, allenatore di calcio che assieme a mister Luna ha praticamente avuto direttamente in gestione il campo di calcio, divenuto miracolosamente agibile da un giorno all’altro. E pazienza quindi se in questi pochi mesi potranno esserci conflitti di interessi, Palazzolo ha voluto rafforzare l’asse col mondo del calcio, al quale assieme alla sua giunta ha lavorato al progetto del nuovo impianto che dovrebbe prevedere un mutuo di 20 anni per la modica cifra di 500 mila euro, anche se non si pagheranno interessi. Ad ogni modo, Palazzolo sta reclutando fedelissimi e giovani candidati per creare la sua lista, dopo il “no” di Spazio comune a un accordo. Punto forte resta la Pro Loco guidata dal fedelissimo Giovanni Vicari, alla quale il sindaco continua a erogare contributi. L’ultimo riguarda 700 euro per comprare caramelle e trombette per festeggiare il carnevale nelle scuole. Il sindaco uscente non ha ancora una strategia sul web, ha un suo profilo privato e dal punto di vista politico usa un solo slogan: la colpa per quello che non ha funzionato è del Consiglio comunale.

Milazzo ci riprova?__ In un contesto con più candidati a sindaco, Milazzo potrebbe riprovare la corsa verso la poltrona di primo cittadino. Esponente del Pdl, sarebbe rimasto fedele al presidente dell’Ars, Francesco Cascio. Le ultime elezioni per lui potrebbero essere state anche “positive”: ha perso molti voti ma il suo avversario non ha mostrato una politica vincente. Potrebbe dunque recuperare il terreno perduto, ma sarà costretto ad allearsi molto probabilmente con il gruppo di Bonaviri. Milazzo è assente dai social network e da internet e al momento non sembra avere alcuna strategia in campo per la sua candidatura.