Comune di Balestrate, debiti milionari e lo spettro del dissesto: in Consiglio arriva la bomba del bilancio

I conti del Comune di Balestrate sono in profondo rosso. “Il conto del bilancio dell’esercizio 2020 si chiude con un disavanzo di amministrazione di 4,7 milioni e l’esercizio finanziario ha chiuso con un passivo complessivo di 1,5 milioni”. Sono le parole del dirigente che si occupa dei conti del Comune di Balestrate, Luigi Calamia, che certificano di fatto l’emergenza nata sotto l’amministrazione Rizzo.

Per ripianare i conti arriverà in Consiglio comunale il prossimo 13 aprile, alle 18, una proposta: tecnicamente si chiama “ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”, e si prevede anche l’accesso al “Fondo di rotazione per la stabilità finanziaria degli enti locali”. In sostanza il Comune si trova in una situazione di grave crisi che rischia di portare al dissesto e prova a sfruttare gli aiuti previsti dalla legge per evitare l’ecatombe. Ma questo percorso non sarà indolore. Ci saranno scelte pesanti che ricadranno sulle tasche e la vita dei cittadini, con il rischio di un aumento di tasse locali e del taglio dei servizi.

Ma come è nata questa crisi? Da una parte ci sono i tagli nei trasferimenti e la pandemia, dall’altro lato ci sono le scelte dell’amministrazione. Lo scrive senza mezzi termini il dirigente Calamia: “Negli anni 2019 e precedenti è stato fatto costante ricorso all’anticipazione di tesoreria ciò comportando il sostenimento di oneri per interessi passivi a favore dell’istituto tesoriere”. Cioè le scelte del Comune, prima della pandemia hanno portato a un aumento degli interessi e quindi dei costi. Una pratica che lo stesso Calamia al suo arrivo avrebbe osteggiato.

Nei documenti contabili inviati ai consiglieri comunali emerge un quadro drammatico. Si legge che “questo ente è da considerarsi strutturalmente deficitario in quanto presenta cinque indicatori su otto oltre soglia”. Sono gli indicatori che misurano la salute finanziaria di un Comune. A Balestrate 5 su 8 sono negativi dimostrando che il Comune non riesce a incassare, non riesce a riscuotere, e ha una serie di debiti che stanno facendo sprofondare l’ente verso il dissesto. Debiti milionari come quello verso l’Amia, vecchia società palermitana di rifiuti fallita, che sta riscuotendo i crediti vantati con i Comuni. Esistono poi tutta una serie di contenziosi in corso su cui il Comune sembra avere un’alta probabilità di soccombere peggiorando la situazione dei propri conti.

Il dirigente chiarisce ancora una volta che “emergono chiari profili di significativa criticità che investono il Comune di Balestrate e di squilibrio strutturale oggettivo del bilancio”. Sono situazioni “idonee potenzialmente a provocare il dissesto finanziario”.

Una situazione disastrosa che sarà discussa il 13 aprile da un Consiglio comunale in vacanza come non mai e proiettato alla campagna elettorale. E mentre la maggioranza in maniera irresponsabile sta in silenzio, come se l’importante fosse non far sapere alla gente, all’opposizione addirittura c’è chi, in casa Balestrate partecipata, di fronte al disastro strizza l’occhio a Rizzo. Tutti insieme, appassionatamente, il 13 aprile decideranno le mazzate che arriveranno sulla comunità balestratese. Mentre tutti pensano a poltrone e candidature, come al solito il prezzo più caro lo pagheranno i cittadini.