Il trattore e i ruderi in spiaggia, una situazione inaccettabile

Lo chiamavano il nostro oro. La spiaggia di Balestrate, quella intorno alla quale dovrebbe decollare la nostra economia. Eppure oggi siamo al disastro. C’è un lido sequestrato dopo aver ricevuto una interdittiva antimafia, che già lo scorso anno avrebbe dovuto smontare ma è rimasto al suo posto, occupando un tratto di spiaggia che poteva essere ancora più preziosa in tempi di covid.
Più avanti, la baia delle grotte è rimasta occupata dai ruderi dell’altro lido che non ha riaperto e nessuno ha ripulito: spiaggia pubblica, un luogo paradisiaco, che è ridotto a uno schifo da vedere e pericoloso da frequentare.
E poi quel trattore parcheggiato in spiaggia, parcheggiato come nulla fosse, che prima ancora di discutere se sia stato regolare o no consentire di parcheggiarlo a bordo muretto, risulta proprio brutto esteticamente. Ma cosa vogliamo chiedere a chi viene in spiaggia a Balestrate? Pulizia? Decoro? Rispetto? Ma se prima di tutto è Balestrate che accoglie i bagnanti con ruderi in spiaggia e trattori sulla sabbia, quale esempio vogliamo dare?

La spiaggia è ridotta solo a un costo per il paese prima che una risorsa. I cittadini pagano con le tasse il costo di chi in estate viene a fare il bagno, sporca e se ne va. Lasciando briciole all’economia locale. Briciole a chi ha un’attività economia e vorrebbe sfruttare la stagione estiva per fare reddito. Per lavorare, lavorare, un verbo che forse i nostri politici confondono con bonus e altre forme di assistenzialismo.

Senza servizi, senza attrazioni, ormai sviluppo e crescita economica sono parole difficili anche solo da pensare. Fare impresa e far crescere la qualità del turismo, in queste condizioni, è impossibile a Balestrate. Purtroppo non esiste un tessuto imprenditoriale in grado di influenzare e sostenere positivamente le politiche di sviluppo turistico del paese. Forse solo quando Balestrate avrà una classe imprenditoriale che penserà a sostenere amministratori capaci, piuttosto che preferirli proni alle proprie richieste, forse solo allora si porranno le basi per iniziare a discutere di nuove prospettive per il paese.