Il silenzio di Amap e Comune: e se la verità sull’acqua fosse che…

In circa 16 giorni di crisi idrica, la società a cui i balestratesi danno i soldini per avere l’acqua non è degnata di un solo, ridicolo, maledettissimo comunicato. Sul sito dell’Amap troviamo informazioni su Palermo, persino su Lascari e Campofelice di Roccella. Di Balestrate, di questi poveri Cristi, niente.

Neanche il Comune ha fatto meglio. Il sindaco e un suo assessore hanno scritto qualche dichiarazione, fatto qualche annuncio, ma l’acqua non è mai arrivata. Persino il divieto di potabilità è sembrato tardivo, sempre a voler sminuire tutto: è solo sabbia, dicevano. Aggiungiamo che non hanno colpe dirette, è vero: ma avete visto un’autobotte pagata a spese del Comune? Avete visto il sindaco in piazza a cercare di aiutare i balestratesi, a chiedere l’intervento delle istituzioni? Li avete visti sbracciarsi? Sempre a farsi i fatti loro, a pensare ai soliti amichetti a cui misteriosamente vanno sempre quasi tutti gli appaltucci. Dei balestratesi, chissenefrega.

In tutto questo, oggi i balestratesi non sanno ufficialmente cosa cavolo è successo. C’è però una voce che corre, ci sono delle indiscrezioni date da chi sa cosa è successo realmente. Nessuna posizione ufficiale, sia chiaro, ma siamo qui in attesa che qualcuno ci smentisca. Ecco quello che ci dicono.

Ci raccontano che la sorgente dove Balestrate attinge, sia franata. Il motivo è oscuro: l’hanno fatta franare? Qualcuno scavava un pozzo abusivo? Non si sa nulla. Ma è franata. E quindi è stata chiusa. L’Amap dovrà fare lavori che costeranno chissà quanto e dureranno chissà quanto, bisognerà cementificarla, fortificarla, paradossalmente dopo avremo più acqua. Sì, ma quando? Ma ve l’immaginate una società privata che spende soldi per un servizio pubblico?

E infatti di questi lavori non c’è traccia, nessuno dice niente. E allora come fare arrivare l’acqua a Balestrate? Hanno preso un’altra sorgente e hanno potenziato il flusso. Solo che a quanto pare la condotta non era pronta ad accogliere questo flusso potenziato e sono nati altri guasti. Anche oggi hanno fatto un tentativo, hanno potenziato il flusso, ma l’emergenza resta.

L’impressione è che si andrà avanti così fino alla fine dell’estate. Poi il paese si svuoterà, basterà meno acqua e la situazione dovrebbe normalizzarsi. E la prossima estate? Si ripeterà lo stesso scenario? Saranno fatti i lavori per risolvere definitivamente la questione? O magari l’acqua arriverà già oggi, per qualche giorno, per un poco, e poi un nuovo guasto rovinerà tutto?

Io ribadisco quello che a mio avviso bisogna fare:  mi dispiace essere stato frainteso, per me che ben vengano le proteste, le raccolte firme e quello che volete voi. Ma a Balestrate spesso si grida, si dicono tante parole, ma all’atto di concretizzare tutto finisce nel dimenticatoio. Io dico invece di andare avanti: la carta dei servizi dell’Amap, cioè la Bibbia del consumatore, dove sono elencati gli impegni dell’azienda, è stata più volte violata. Ci sono tutti gli estremi per un maxi risarcimento. Tentiamo la conciliazione, decidiamo quanto devono avere i cittadini e quanto le attività commerciali. E se l’azienda non concilia, andiamo dal giudice. E vediamo se non ci da ragione.

Alle prossime elezioni, poi, la parola spetta a voi, cittadini. Voglio vedere quanti avranno il coraggio di confermare queste persone. Voglio vedere quanti oggi si lamentano, cosa faranno.