C’è via Frank Sinatra, salta la via Franco e Ciccio: l’allegra scelta delle nuove vie di Balestrate

Un pizzino con una ventina di nuovi nomi di strade consegnato dal sindaco e messo agli atti. Così sono nate le denominazioni di 26 nuove vie, trazzere e viuzze di Balestrate. Col solito metodo, in solitaria. E pazienza se la commissione toponomastica, che doveva confrontarsi sui nomi, si è ridotta a una mera presa d’atto di quanto già proposto. L’unico storico, il professor Angelo Lo Piccolo, alla fine si è incavolato perché mentre lui parlava della storia di Balestrate e del re che fondò il Comune, era costretto a leggere di possibili intitolazioni a Franco e Ciccio, Giuni Russo e Frank Sinatra. Che saranno pure grandissimi artisti, ma in occasione dei 200 anni dalla fondazione del Comune forse si poteva fare di più per celebrare la memoria del nostro paese. Per cui alla fine le schede di ciascun personaggio si sono ridotte a un terribile copia e incolla da siti e persino dalla mitica wikipedia. Copia e incolla integrale, con tanto di link ancora attivi.

In questo modo però l’amministrazione si è assicurata una serie di selfie ed eventi da qui alla prossima campagna elettorale. Una via degli emigrati balestratesi fa sempre effetto, e come rinunciare a via Ballo dei pastori? Parentesi: il gruppo folkloristico ha ormai più riconoscimenti che esibizioni in paese. Hanno una statua e adesso persino una via, sono più celebrati persino del re che ha fondato Balestrate, eppure non vengono mai valorizzati veramente come meriterebbero. Mistero della politica.

Tornando ai nomi delle vie, ci sono anche alcuni balestratesi illustri ricordati da una serie di videoracconti su Balestratesi.it e dai celebri disegni che il Vignettista sicciaroto ha raccolto nel suo libro. Come il leggendario palombaro Quagliata, o l’uomo volante Salvatore Cannarozzo. È scomparsa la via Franco e Ciccio (pare perchè oltre al professore qualche altro nella commissione abbia contestato alcuni nomi), sono invece rimaste le vie intitolate a Frank Sinatra, a Giuni Russo e Rosa Balistreri. Non figura Andrea Camilleri, nonostante i tanti annunci degli anni passati: sarà forse il coup de theatre dei prossimi mesi, chissà, la cartuccia che nessuno si aspetta per sbaragliare la concorrenza, l’ennesima sparata. Perché l’immagine è tutto, più della sostanza.