Balestrate, l’altare di San Giuseppe ha raccolto oltre 7 quintali di spesa

Cosa è la solidarietà? Nell’era dei social, dove nulla esiste senza una foto pubblicata, dove l’uso del pc per lavoro o svago è stato massimizzato, il concetto di solidarietà ha avuto varie declinazioni. Durante la pandemia la solidarietà è divenuta prima un bisogno primario, una forte necessità, poi quasi una tendenza.

Il tempo è passato, la crisi ha messo in seria difficoltà il tessuto sociale del paese, e per fortuna oggi c’è ancora spazio per iniziative che guardano realmente al bisogno della gente e che dimostrano di avere un solo nobile fine, quello di aiutare chi ha davvero bisogno.

La raccolta alimentare della parrocchia Sant’Anna è stata tutto questo. L’altare di San Giuseppe è stato espressione dei valori più profondi della Fede, dei valori fondanti di una comunità come quella di Balestrate. La tradizione, la voglia di stare insieme, di pregare, di celebrare un Santo da sempre amato da tutti. Balestrate ha avuto la sua festa di San Giuseppe, recuperata nei veri valori fondanti, e questo va riconosciuto e bisogna ringraziare padre Francesco e la parrocchia per tutto. Ogni evento legato all’altare è stato trasmesso su facebook a disposizione anche degli emigrati. Insomma, quando c’è la volontà, quando ci sono le idee, le cose si fanno e si fanno pure bene.

Allo stesso tempo, tutto questo è stato un momento di vera solidarietà. Grazie alla donazione dei fedeli sono stati raccolti oltre sette quintali di alimenti, dalla pasta ai biscotti, dal latte, alla salsa, dal riso alla farina, marmellate, carne, prodotti per la pulizia e per i bambini. Questa maxi spesa sarà destinata dalla Caritas alle famiglie in difficoltà.

Balestrate è un paese di per sé già in forte crisi, prima della pandemia. Abbiamo diverse centinaia di persone che riescono a sopravvivere grazie al reddito di cittadinanza e altre forme di sostegno. Non esiste una prospettiva occupazionale, cioè non ci sono le condizioni perché si crei lavoro vero e sviluppo per tutti. La parola lavoro a Balestrate è spesso fraintesa con forme precarie e mal pagate che di certo non rispettano la dignità delle persone. Non ci sono le stesse opportunità per tutti. Questo è un argomento serio che deve essere affrontato con forte determinazione, nel frattempo possiamo solo ringraziare il lavoro della parrocchia guidata da padre Francesco Giannola e dei volontari che ha permesso di raccogliere tutti questi prodotti:

305 kg di pasta;

163 litri di latte;

115 bottiglie di salsa di pomodoro;

84 kg di zucchero;

69 kg di riso

35 kg di farina

149 barattoli di pelati

80 barattoli di legumi

53 confezioni di tonno

59 confezioni di legumi secchi

47 confezioni di merendine

124 pacchi di biscotti

14 litri di olio di semi

15 kg di sale

22 pacchi fette biscottate

31 pacchetti di caffè

4 colombe pasquali

4 confezioni pan bauletto

5 litri olio d’oliva

11 scatolette di carne

10 bottiglie succo di frutta

17 marmellate

4 nutella

36 brik di succhi di frutta

6 confezioni di dadi

11 bottigliette di ragù

6 pesto

3 condiriso

2 barattoli maionese

2 barattoli cipollotti

10 barattoli mais

2 barattoli pesche sciroppate

3 scatole di funghi

1 barattolo di olive

1 caponata

1 barattolo melanzane

1 bottiglia di tè

2 confezioni di tè in bustina

1 confezione di camomilla solubile

13 confezioni di mascherina da 10

27 shampoo

17 bagnoschiuma

17 dentifrici

2 confezioni fazzoletti

2 conf cotton fioc

4 confezioni tovaglioli

2 confezioni asciuga tutto

1 confezioni bicchieri

1 confezioni di piatti

2 carta igienica

3detersivo per pavimenti

4 detersivo per piatti

5 sapone intimo

3 sapone mani

3 confezioni assorbenti

2 uova di Pasqua

5 confezioni di cioccolatini

2 confezioni ovetti

1 coniglietto cioccolato

Per i piccolissimi

93 barattoli frutta

69 barattoli carne

4 formaggini

4 buste latte

2 crema di riso

10 pacchi di pastina

4 pacchi di biscotti

5 pacchi pannolini

2 salviette umidificate

2 shampoo

1 cotton fioc.