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Distilleria Bertolino, i Cinque stelle: all’Ars governo assente, slitta proposta di bloccare trasferimento verso Balestrate

“L’assessore Croce e la presidente di Commissione Ambiente Mariella Maggio, sono pagati per fare gli interessi di tutti i cittadini. La presidente Maggio non ha posto in votazione una risoluzione a firma M5S che avrebbe potuto stoppare lo scempio della costruzione di una nuova distilleria nelle campagne tra Partinico e Alcamo, con la giustificazione che mancava il Governo”. A dichiararlo sono i deputati M5S all’Ars a margine della Commissione Ambiente odierna che prevedeva la votazione di una risoluzione con la quale si chiede l’annullamento in autotutela del decreto assessoriale che ha permesso l’approvazione di una delibera del consiglio comunale di Partinico di variante urbanistica necessaria per la “falsa delocalizzazione” della distilleria Bertolino.

“Si tratta – spiegano i deputati – del provvedimento che ha consentito al consiglio comunale di Partinico di approvare la delibera n. 44 del 15 settembre 2016 con cui, di fatto, sono stati premiati i proprietari della distilleria Bertolino, che, come è noto, da anni inquina l’ambiente, approvando una variante urbanistica propedeutica ad una nuova costruzione per l’insediamento della distilleria Bertolino. Il Movimento 5 Stelle a più livelli istituzionali, alcuni comitati di cittadini che si sono costituiti e diversi comuni, tra i quali quelli di Alcamo Balestrate e Trappeto, ci siamo sin da subito opposti manifestando tutte le criticità che questi provvedimenti portano con sé. I comuni, nello specifico, hanno presentato opposizioni nei rispettivi Consigli, alla delibera di variante urbanistica. Delocalizzare la Distilleria Bertolino in un’area a forte vocazione agricola, come è contrada Bosco Falconeria sarebbe un errore imperdonabile”.

Il nuovo impianto, ad avviso del M5S, potrebbe aprire la strada alla realizzazione di un inceneritore. “Il nuovo impianto che dovrebbe sorgere – sostiene Valentina Palmeri – sarebbe un impianto molto più grande di quello attuale, di distillazione, combinato con uno di produzione di energia elettrica, attraverso la combustione delle vinacce e degli scarti di produzione (biomasse), impianto che, secondo le paure di molti, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio termovalorizzatore, bruciando anche rifiuti organici domestici”. Da definire, la data in cui la Commissione Ambiente tornerà sull’ordine del giorno.

Categories: Cronaca
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