Percentuali e sporcizia, che significa il 72% di differenziata? Proviamo a ragionarci sopra

Sulla raccolta differenziata è nato un dibattito interessante a Balestrate a cui nessuno però ha saputo rispondere bene dicendo come stanno le cose. Ci sono alti livelli di differenziata ma anche sporcizia, qual è il collegamento? Ci siamo presi la briga di raccogliere qualche informazione per spiegare come funziona.

A Balestrate la raccolta differenziata è arrivata quasi al 72 per cento, un dato elevato. Questo significa che in paese si raccolgono molti rifiuti che possono essere riutilizzati e dunque  in discarica finirà meno immondizia. Se fosse ovunque così, l’emergenza che c’è in Sicilia sarebbe risolta. Ecco un motivo per cui ogni cittadino che ha contribuito alla differenziata deve essere orgoglioso e felice del 72 per cento, perchè ha contribuito a rendere migliore il proprio territorio. Meno rifiuti in discarica significa territori più puliti, nessun bisogno di termovalorizzatori, costi più bassi.

Piccolo problema: anche in una zone come quella di Balestrate, dove ci sono alte percentuali di differenziata, si assiste a sporcizia, a discariche abusive, a problemi di decoro urbano. E allora come stanno le cose?

Proviamo a capire prima che cosa rappresenta quella percentuale. Il livello di differenziata si calcola in pratica considerando i rifiuti prodotti da una popolazione e verificando la parte che effettivamente si può differenziare. Per cui se su cento chili abbiamo 70 chili di plastica, carta, vetro e materiali riciclabili, ecco che la percentuale della differenziata è del 70 per cento. Questa è una spiegazione estremamente semplice, è giusto dirlo. Dietro ci sono calcoli più complessi, che tengono conto persino del risultato dello spazzamento delle strade, che considerano la produzione media di quella popolazione. Fatto sta che a Balestrate si differenzia molto.

Questo risultato è frutto delle decisioni politiche o è frutto dello sforzo dei cittadini? Ognuno rifletta e faccia le sue considerazioni.

Ovviamente questi dati non tengono conto della sporcizia e del vandalismo, non vengono calcolati. L’esempio su cui ormai si discute da tempo è la discarica abusiva nella strada che porta al santuario della Madonna del Ponte. Quella è spazzatura “fantasma”, sfugge alle statistiche almeno in un primo momento. Infatti prima o poi il Comune di pertinenza dovrà pur raccoglierla. E allora quella spazzatura andrà a incidere sul risultato dell’indifferenziato. Dunque a fine anno, il consuntivo della raccolta differenziata potrebbe calare. E’ quello il dato che bisogna tenere in considerazione, non la media che sale e scende in base al periodo anche se comunque è molto indicativa.

Nel caso del bivio Quattro vanelle, quei rifiuti “per fortuna”, vedi che fortuna, sono in territorio di Partinico e incideranno negativamente sui risultati di Partinico. Il nostro paese però pagherà un altro prezzo, quello del decoro, perché il bivio è a ridosso dello svincolo per Balestrate, perché porta a un santuario che è vicino al nostro paese e potrebbe essere meta di turisti.

È così scattata la corsa alle responsabilità: di chi è la colpa? Beh, vista la situazione che c’è a Partinico, difficile pensare che un partinicese prenda la macchina, faccia tutta sta strada e venga qui a gettare i rifiuti. Può farlo benissimo nella sua città come del resto accade spesso. E allora di chi è la colpa? Dei residenti nella zona? Dei balestratesi in transito? Poco importa, la follia è che quel posto è stato ripulito e puntualmente risporcato, e nessuno ha mai beccato un vandalo. Le segnalazioni e le lettere di rito servono a poco.

Ma torniamo alla questione differenziata. A fronte di un 72 per cento di cui tutti i cittadini possono essere fieri, c’è un problema di decoro fatto di erbacce che crescono rigogliose (ma le soluzioni di cui si parlava in campagna elettorale, quando l’assessore diceva che “l’erva c’è” ma purtroppo non ci sono operai, a che punto sono? Il baratto amministrativo partirà?), e poi le spiagge dove i turisti sporcaccioni sono impuniti e sacchi e immondizia dominano la scena nei giorni di affollamento. Avvicinatevi al porticciolo e ditemi cosa trovate in zona, sul bordo della strada… L’immagine di Balestrate non riesce a ripulirsi da tanti problemi che si sono verificati  negli ultimi anni.

Se la politica è riuscita ad arrivare al 72 per cento di differenziata, livello praticamente record, perché non riesce a tenere Balestrate pulita?

Dobbiamo essere felici per il 72 per cento di differenziata, ma questa è solo la dimostrazione che i cittadini hanno superato la prova del 9 sulla volontà di cambiamento. Cioè i balestratesi, se si impegnano, raggiungono risultati. La politica, invece, quella prova deve ancora superarla.