Le strisce della discordia: ecco perchè (secondo noi) si devono fare

Quando si dice che a Balestrate la colpa non è tutta della politica, non si esprime un concetto astratto. Si fa riferimento anche a quella forte, fortissima resistenza a ogni forma di cambiamento che c’è nella cittadinanza.

L’amministrazione Milazzo, eletta da circa un anno, ha proposto di istituire le strisce blu in alcune vie per fare pagare chi posteggia. La decisione sta scatenando un putiferio. Così la giunta sta lentamente rivedendo la decisione con alcuni correttivi: nonostante sia stata scelta dalla gente per amministrare, non riesce a far passare questa proposta che, se inserita in un progetto più ampio, non può che andare a vantaggio di Balestrate. Invece rischia di far saltare tutto: come dire che è stata eletta più che per fare qualcosa, per non farla.

Ora, o l’amministrazione non ha spiegato bene il perché delle strisce blu, o hanno ragione i cittadini nel dire che non c’è nessun progetto dietro. In entrambi i casi, però, non si può dire che non si tratti di un provvedimento buono. Le strisce blu sono un modo per limitare il traffico. Chi vuole prendere la macchina e creare “disagi”, paga. E con i soldi il Comune può investire in miglioramento di servizi. Le strisce blu sono necessarie, ma bisogna spiegare per bene il perchè ai balestratesi e bisogna avere un progetto dietro.

Il ragionamento è semplice. Mettiamo caso che l’amministrazione voglia istituire le strisce blu per compiere il primo, primissimo passo verso la trasformazione di Balestrate in un paese turistico. Oppure ammettiamo anche solo che l’amministrazione del turismo se ne freghi e voglia far diventare Balestrate un paese europeo, tranquillo, mettendo un freno al caos dell’estate. Cosa dovrebbe fare?

Per prima cosa, renderlo più vivibile. E come non partire dalle auto? Si potrebbe limitare il traffico o con un divieto assoluto o limitandolo. Come? Tassandolo. Vuoi avere la comodità dell’auto passando per il corso e dando fastidio a chi passeggia? Paghi il posteggio. Chiaramente coi soldi io migliorerò il servizio di polizia municipale, organizzerò spettacoli la sera, li investirò in servizi. Sono ragionamenti che il Comune dovrebbe fare ai cittadini presentando un progetto più ampio e facendo capire che non si tratta solo di fare cassa. I balestratesi avrebbero il loro pass e dovrebbero solo fare qualche sacrificio in più nel lasciare l’auto a casa e uscire a piedi. Ma scusate, ma ribellandovi contro le strisce blu, ma a chi credete di fare del male?

Ma poi la cosa assurda è che solo un anno fa Milazzo veniva eletto sindaco: gli avete dato fiducia? Ma ora dategli fiducia pure nella scelta delle strisce blu, stringete i denti per tre mesi, vediamo che succede. Meno auto in giro significa un paesino più vivibile d’estate. Ma cosa vi costa per tre mesi, solo tre mesi, uscire di più a piedi? O lasciare la macchina un po’ più distante? Credete in questa amministrazione? Allora datele fiducia.

Invece costatiamo che lentamente l’amministrazione sembra cedere alle richieste di gruppi di cittadini che chiaramente guardano al loro tornaconto e non hanno una visione d’insieme come può averla l’amministrazione.

Ogni balestratese non capisce questo provvedimento dal momento che non è inserito in nessun grande progetto di sviluppo. Mi aspetterei che l’amministrazione dicesse: facciamo le strisce blu, poi facciamo un bando per istituire un bus che trasporti le persone a mare creando allo stesso tempo lavoro. Poi chiudiamo il centro. Poi rivediamo il traffico e i sensi di marcia. Poi raddoppiamo il costo delle strisce blu, perché chi dà fastidio con le auto deve almeno “pagare pegno”.

Cioè bisogna cercare di spiegare dove si vuole andare a parare, bisogna rassicurare i cittadini che dietro a ogni decisione c’è l’interesse pubblico e non una decisione a cazzum di canem. Perché così sembra una proposta fatta solo per intascare i soldi. E la gente non capisce. Anche perché molto probabilmente questa proposta non rispetta tutti i requisiti previsti dalla legge, e come già successo in tante altre città, basta un ricorso vinto per fare saltare tutto. Le cose non si fanno tanto per farle.

Le strisce blu bisogna farle. È un provvedimento da sperimentare, anche per poco tempo. Altrimenti questi politici saranno stati eletti per non fare. E ci riusciranno alla grande. A proposito, la colpa a quel punto sarà per metà nostra.