Il porto maledetto: bocciato il progetto per il completamento della strada, che per un altro errore al porto non ci arriva: “Mancava l’autorizzazione della vecchia amministrazione”. E la frittata è fatta

La Regione lo aveva detto al Comune che il progetto stava per essere escluso perché mancavano le autorizzazioni, e gli aveva pure dato altri 10 giorni di tempo. Ma il Comune ne ha chiesti altri trenta di giorni. La risposta della Regione, però è stata lapidaria: troppo comodo, il progetto non contempla  proroghe. E così va in fumo un fiume di denaro, ma soprattutto va in fumo la possibilità di completare una strada che sarà monca. Perchè per un altro errore di progettazione, la strada di accesso al porto al porto non ci arriva.

Il motivo dell’esclusione dal finanziamento? Ecco cosa c”è scritto nel documento (se volete leggerlo con i vostri occhi, cliccate qui): “Il progetto non risulta approvato in linea tecnica dal Rup, né approvato in linea amministrativa dalla amministrazione di Balestrate con delibera da adottare entro il 30 settembre 2011”. Il papocchio della vecchia amministrazione comunale è bello e servito. Così Balestrate continua ad accusare le follie di una burocrazie e di una politica che hanno fatto tanto danno al paese. E’ bene che adesso si faccia chiarezza: magari alla fine il bando era sbagliato e la colpa è della Regione, chissà. Ma oggi le carte, le famose carte, dicono che la colpa è stata dell’amministrazione.

Ma come è stato possibile che il progetto per il completamento della strada di accesso al porto sia stato escluso dal finanziamento? Di chi è la colpa? Come è mai possibile che sia stato presentato un progetto senza le autorizzazioni? Qualcuno ci spieghi di chi è la colpa, per favore.

La strada di accesso al porto è proprio maledetta. Per un errore o una svista, il progetto iniziale, di oltre 3 milioni di euro, prevede che la strada si fermi circa 500 metri prima del porto. Incredibile. Nessuno fino ad oggi ha pagato per questo errore, anche perchè adesso servono nuove risorse e altro tempo per costruire la parte mancante. La cosa incredibile è che per un altro “errore” a livello amministrativo, la strada è destinata a rimanere monca. Di mezzo, ci sono i lavori per realizzarla quella strada, che diverse volte si sarebbero fermati per questioni economiche e per problemi legati alla progettazione. Pare che nella costruzione della galleria, una sera, la struttura ha rischiato di cedere uccidendo gli operai. Ma questa è un’altra storia, sulla quale speriamo che la magistratura possa fare luce.

Per completare la strada il Comune aveva partecipato a questo bando. A disposizione c’erano quasi 34 milioni di euro che alla fine sono andati a delle opere a Capo D’Orlando, Menfi, Porto Empedocle. Per Balestrate, invece, un pugno di mosche, di sabbia, un buco nell’acqua, fate voi. Ora non solo la mafia e i malandrini hanno ritardato l’entrata in funzione del porto, con cemento depotenziato e scontro per accaparrarsi la gestione del porto, ma persino errori e imbrogli sulla costruzione della strada di accesso al porto stanno accumulando altri ritardi.

Ci sarebbe un’inchiesta della magistratura in corso sugli ultimi risvolti di quella strada, la cui progettazione sarebbe caratterizzata da anomalie che hanno comunque ricevuto l’avallo di tecnici e funzionari. E mentre la cittadinanza attende da tempo l’apertura del porto, e la magistratura fa il suo corso, mi chiedo ancora una volta: ma chi pagherà per questi danni? Ovviamente, prima che qualcuno paghi i danni, serve qualche altro a chiederli. Ma si sa, nel magna magna generale, sempre meglio evitare di sollevare polveroni e mettersi contro qualcuno. Meglio invece chiedere i voti per le elezioni. E voi, come fessi, li darete. O no?