Il porto di Balestrate è fatto con cemento “depotenziato” ma i politici sono garantisti: “Chiederemo i danni solo se ci sarà un processo”. O non hanno capito nulla, oppure hanno capito benissimo…

C’è qualcosa di ridicolo e allo stesso tempo di clamoroso nella storia del porto di Balestrate. C’è un porto costruito pure con cemento depotenziato. Ci sono degli arresti e un’inchiesta che dura da oltre tre anni. C’è un personaggio, Benny Valenza, che continua a comparire nelle inchieste sui lavori sul porto, lui che è ritenuto dagli inquirenti personaggio di spicco nel campo dell’illecito business del calcestruzzo, una sorta di “re del cemento”. E c’è pure una classe politica che con tutta calma dice: non facciamo clamore, niente consigli comunali straordinari, aspettiamo di fare chiarezza sulla vicenda, saremo parte civile, cioè chiederemo i danni, se ci saranno persone condannate.

O mio Dio. Il garantismo è di certo alla base della giustizia italiana. Tre gradi di giudizio per stabilire la colpevolezza, un sistema che tutela indagati e imputati. Ma in questo caso la vicenda è davvero singolare. Cioè il porto è fatto con cemento depotenziato, ci sono state già le verifiche della Procura, e noi stiamo a guardare invece di provare a fare un culo così ai responsabili? Invece di verificare almeno se ci sono gli estremi per procedere? Incredibile.

Giovedì e venerdì, alle 19,30,  si terranno due sedute del consiglio comunale per discutere di diversi argomenti, tra cui la questione porto. Questa è la notizia, ma c’è da fare una considerazione. Non solo questo consiglio comunale arriva in ritardo rispetto ai fatti di cronaca che hanno portato alla ribalta Balestrate (ancora una volta in chiave negativa), ma dal punto di vista simbolico non è neanche significativo: infatti è un consiglio comunale in seduta ordinaria e non straordinaria, dove la questione porto viene inserita tra i tanti punti come se fosse un problema tra tanti. E’ un consiglio comunale che non attirerà i riflettori dei media oltre i confini della provincia.

Ecco, diciamo che questo consiglio comunale fotografa alla perfezione quella che è stata (ed è ancora oggi) la scarsa attenzione della politica nei confronti del progetto porto. La struttura non è mai stata vista come “volano di sviluppo”, così come i politici hanno blaterato in tv e nei comizi. Il porto è stato visto come affare personale, come potenziale fonte di voti e di potere, come strumento clientelare.  Ci sono stati scontri per costruirlo, scontri gestirlo, scontri per farlo entrare in funzione. Ma quando la politica è stata chiamata in causa dai fatti di cronaca e dalle vicende giudiziarie, si è voltata dall’altra parte. Non c’è stato alcuno scontro. Ha fatto tutto con “calma”, altro che scontri, altro che alzare la voce.

Gli ultimi arresti hanno buttato fango per giorni su Balestrate. Il giorno stesso degli arresti, non c’è stato un politico, uno, che sia apparso sui media regionali per dire “guardate che qui c’è anche gente onesta”. Così su Sky, sulla Rai, sui giornali nazionali, non c’è stata mezza dichiarazione di un politico, amministratore o consigliere, pronto a difendere Balestrate.

Sul porto di Balestrate c’è sempre stato un gran chiasso per la cutra, per i soldi, per il potere. Tutto il resto è stato solo contorno. Quando di mezzo c’è stato il benessere dei cittadini, tutto è stato sminuito. Dobbiamo rendere atto al gruppo di opposizione di avere inoltrato richiesta per un consiglio straordinario. Ma la risposta è stata negativa.

L’amministrazione e la maggioranza in Consiglio hanno dichiarato (rispondendo alle domande fatte dai giornalisti) che in caso di rinvio a giudizio degli arrestati, il Comune si sarebbe costituito parte civile. C’è un eccesso di garantismo in questa storia. In Consiglio comunale, è bene che questi politici ci arrivino ben informati del fatto che l’inchiesta sul porto ha già accertato diverse verità. A partire dalla realizzazione del porto, costruito con cemento depotenziato. Cioè oggi abbiamo la certezza che il porto non durerà a lungo così come era previsto inizialmente. E’ abbastanza per capire che Balestrate ha subito un danno? E’ abbastanza per citare in giudizio civile i responsabili dei lavori e tutti coloro che sono implicati nell’utilizzo del cemento depotenziato?