Dall’ex Conchiglia alla chiusura del corso, il grande caos di Balestrate

C’è qualcosa che non va a Balestrate. Continuano ad arrivare segnalazioni su situazioni critiche e disastri su cui ci si aspetta un’attenzione maggiore da parte dell’amministrazione. Così non si può andare avanti, è un delirio.

Nella baia delle grotte a mare ci sono ancora i resti del vecchio lido. Saranno smontati? È una situazione indecorosa su cui il Comune deve intervenire per ripristinare i luoghi, così non va bene. La crisi ha messo in ginocchio il turismo, ma se l’impresa che gestiva il lido ha problemi finanziari per via dell’emergenza, il Comune ha il dovere di fare qualcosa, di aiutarla. Siamo a metà giugno, la spiaggetta delle grotte non può restare così.

Altra grana: Villa Europa, l’ex Conchiglia, è un disastro. Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo da parte dell’amministrazione che ha trovato una situazione peggiore di quella che credeva. Persino l’impianto elettrico pare richieda interventi importanti. Questa amministrazione ha consentito, più o meno consapevolmente (è tutto da vedere e da approfondire), di dare il colpo di grazia alla struttura che oggi è  nuovamente chiusa. Un luogo che, ricordiamolo, è persino finito nel mirino della mafia e oggi vede ancora più distante la riapertura. È una vergogna iniziata con la formulazione del bando che a mio avviso doveva essere fatto meglio. Una vicenda su cui il sindaco non ha mai detto una parola. E ora, più che mai, sarebbe il caso che l’amministrazione lavorasse alla luce del sole, dicendo cosa vuole fare. L’amministrazione ha dimenticato l’inchiesta e gli interessi che c’erano? Chi ha oggi interesse di mettere le mani sull’ex Conchiglia? Per fortuna le forze dell’ordine hanno dimostrato in questi anni di non aver mai abbassato la guardia. Quindi per favore, tutto alla luce del sole.

C’è poi il delirio del corso chiuso alle 19 che ha scatenato l’ira delle attività commerciali. Una decisione presa ancora una volta in solitaria, senza confronto, senza comunicare, senza trovare soluzioni alternative, senza un piano. Per anni non è stato fatto nulla e adesso, da un giorno all’altro, la follia. L’isola pedonale è sacrosanta, tutte le località turistiche ce l’hanno, ma va pianificata. A Balestrate non c’è un piano viabilità, il trenino non è più manco considerato, certi ristoranti continuano ad avere clienti che mangiano mentre le auto sfilano accanto. Non c’è un piano parcheggi. Questa chiusura alle 19, improvvisa, ha creato fino ad ora solo disagi ai negozi che sono sul piede di guerra. L’isola pedonale è qualcosa che si progetta e pianifica, come hanno fatto a Palermo, come dovremmo fare qua. Non è qualcosa che si fa da un giorno all’altro in pieno giugno. Il sindaco ha l’obbligo morale e politico di incontrare questi lavoratori e trovare una intesa.