Basta minchiate sull’acqua, sia il Comune a pagare i danni ai cittadini

Che colpa ha il Comune se si rompe un tubo dell’acqua e a Balestrate scoppia l’emergenza?
Messa così, potrebbe effettivamente esentare da responsabilità un’amministrazione. Il problema è che la crisi dell’acqua che sta mettendo in ginocchio un intero paese ha fatto emergere tutti i problemi, tutti gli errori, tutta la cattiva gestione del paese di questi ultimi anni.

C’è una frattura ormai incolmabile tra l’amministrazione e il resto del paese. Un vuoto, una grande distanza tra la politica, tra il Comune, e i cittadini. Non è solo un problema di comunicazione, che pure c’è stato. Ci sono stati ritardi nell’intervento dell’amministrazione, il problema è stato sottovalutato, ci sono state anche informazioni errate date dagli assessori, sempre a voler sminuire tutto, sempre a dire “stiamo risolvendo”, stiamo lavorando, l’acqua sta arrivando. Ma non è arrivato un bel nulla.
A tutto questo si aggiunge però la consapevolezza che tra cittadini e amministrazione ormai c’è un abisso. E la colpa non può che essere del messaggio chiaro, chiarissimo che è stato lanciato in questi anni: io mi faccio i cavoli miei e di te non mi interessa più di tanto. Dai, è così! Secondo voi i cittadini come interpretano il continuo cambio di assessori? Come interpretare l’attenzione rivolta alla questione porto, dove l’unico interesse è stato quello di piazzare le proprie pedine dentro la gestione? E l’unica volta che il sindaco si è lamentato, fateci caso, quando è stato? Quando è stata fatta la selezione del personale e a vincere sono state persone vicine a politici di Palermo, al mitico deputato Edy Tamajo che aveva aiutato la società che gestisce il porto a risolvere i problemi alla Regione, oppure amici della stessa società. Ma in questo post non è di raccomandazioni che voglio parlare, ma di distanze.

Le distanze che ormai sono incolmabili verso un’amministrazione che continua a percepire laute indennità. Attenzione, sono convintissimo che la politica a gratis se la possano permettere in pochi, è giusto essere pagati per fare bene l’assessore. Ma 14 mila euro lordi che vediamo spuntare tra i compensi annui degli assessori, secondo voi valgono i risultati raggiunti? Quali risultati? Secondo noi no, perché non c’è uno straccio di progetto, di iniziativa a lungo termine, non c’è alcuna strada segnata, alcuna programmazione. C’è un paese dove l’unica attenzione è stata rivolta allo storico elettorato del sindaco, a quei grandi elettori che da sempre lui ha tutelato. E alla fine, quando un’amministrazione non ha nulla da esibire, su cosa si concentra?

Sul visibile, sull’unica cosa di tangibile: la pulizia delle strade. Ma anche qui andiamo a toccare la novità assoluta: la pulizia su richiesta. Anzi, la pulizia su lamentela. Scrivi su Facebook un problema e opla, viene risolto. Come se non pagassimo già tasse carissime, come se la pulizia fosse un favore da fare dopo una lamentela. Poi arriva l’incivile che sporca e si ricomincia. Chiedi un favore e ti sarà dato.

Ma questo paese non potrà mai essere realmente pulito, non potrà mai vincere la battaglia contro gli incivili perché questa battaglia si vince solo se la cittadinanza è unita, se le distanze con la politica sono azzerate, se tutti remiamo nella stessa direzione, quella del bene del paese. Così oggi non è, e lo dimostra il fatto che al minimo problema legato alla differenziata, la gente invece di fare sacrifici, invece di portare i sacchetti al centro di raccolta, si lamenta, protesta, li butta senza fare più la differenziata. Ed è inutile sbandierare percentuali che non sono neanche ufficiali, guardiamo al paese: è uno schifo, c’è il caos, le foto delle auto che passano in mezzo alle bancarelle durante la sera di festa resteranno per sempre il simbolo del bordello in cui è precipitato il paese di Balestrate. Nessuno vorrebbe questo, ma è così e se vogliamo migliorare dobbiamo partire da qui.

Questo post non vuole essere un atto d’accusa, è solo la costatazione di una situazione. E chiaramente alla prima difficoltà vera, quella che può accadere a tutti, e che paradossalmente è forse l’unica situazione in cui sindaco e compagnia bella hanno zero responsabilità,  che succede? A questa prima difficoltà Balestrate si trova impreparata e la gente conta i danni. Già, i danni. E chi li paga i danni? E se per una volta si prendessero le decine di migliaia di euro di indennità della giunta per pagare le autobotti d’acqua e i danni ai ristoranti? Scusate la proposta, tornate a farvi i cavoli vostri. Che l’acqua sta arrivando. E qua, due minuti. Arriva.