Balestrate, ecco i numeri: 64 persone rientrate da fuori, 14 sono arrivate negli ultimi dieci giorni

A un mese dall’inizio dell’emergenza siamo riusciti ad avere dei numeri e delle risposte ai quesiti che erano stati sollevati. Un ringraziamento al sindaco per avere dato seguito alle richieste.
Il primo cittadino in video ha comunicato che dal 24 febbraio sono rientrate a Balestrate 64 persone, numero che corrisponde in sostanza alle registrazioni effettuate dai cittadini sui portali della Regione e del Comune, sperando che grosso modo coincidano.
Di queste 64 persone sono ancora 25 quelle in isolamento fiduciario, ovvero che hanno deciso di stare a casa e non uscire per alcun motivo fino a quando non saranno trascorsi 14 giorni dal loro rientro a Balestrate.

All’interno delle 64 persone rientrate a Balestrate sono invece 14 quelle arrivate dopo il 14 marzo, una data che prevede, in base agli ultimi decreti, l’obbligo di effettuare un tampone prima di poter tornare a uscire per strada. Tra l’altro per queste 14 persone la quarantena è obbligatoria e non potranno neanche ricevere visite a casa. Misure rigide che non devono sembrare punitive e discriminatorie, ma semplicemente utili per garantire la salute di tutti.

Nell’aggiornamento in video il sindaco ha comunicato inoltre che la giunta ha deliberato di ampliare i beneficiari del Banco delle opere di carità da 40 a 70 famiglie. Dunque sarà riaperto il bando. Si tratta di una misura per le famiglie bisognose che vengono individuate mediante criteri ben precisi, tenendo conto di reddito e situazioni comprovate di necessità, il tutto mediante un avviso pubblico. Quindi massima trasparenza.
Non si capisce perché la giunta abbia deciso di tirare fuori dalle regole pubbliche i 3 mila euro donati, invece di utilizzare strumenti ben collaudati e trasparenti come questo o altri. Il sindaco una risposta l’ha data in video: ha detto che questa decisione è stata presa “per agire subito, nell’emergenza”. Ma subito come fai a individuare i più bisognosi, se appunto nel frattempo stai ricorrendo a un bando per capirlo?
Staremo a vedere questo “subito” come si tradurrà e secondo quali criteri avverrà la suddivisione di questi generi alimentari senza evidenza pubblica. Siamo certi che chi di dovere verificherà il rispetto della legge. Perché è bene che tutti noi per un attimo ci ricordiamo che sì, siamo in emergenza, ma c’è ancora una legge da rispettare e l’interesse pubblico deve rimanere sempre al primo posto.